Corona Immunitas Ticino non si ferma: prosegue il monitoraggio anche nella nuova fase della pandemia

18.02.2022

Corona Immunitas Ticino

Lugano, 18 febbraio 2022 – Prosegue il programma nazionale Corona Immunitas guidato dalla Swiss School of Public Health (SSPH+) e supportato dall’Ufficio federale della sanità pubblica, da diversi cantoni e aziende. Corona Immunitas Ticino, condotto da USI e SUPSI, riparte con una nuova raccolta di dati epidemiologici sulla diffusione del SARS-CoV-2 e sull’impatto della pandemia nella popolazione. All’indomani dell’allentamento delle disposizioni e restrizioni sanitarie per il contenimento e la prevenzione delle infezioni, lo scopo è continuare a misurare lo sviluppo e la durata della risposta anticorpale in un nuovo campione di residenti in Ticino, tenendo conto dell’andamento della campagna vaccinale e delle nuove varianti del virus.

L’Istituto di salute pubblica (IPH) dell’USI e il Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale (DEASS) della SUPSI, con il sostegno dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) e del Centro Medico, proseguono in questa collaborazione. Lo scopo è misurare la diffusione del virus e lo sviluppo dell’immunità nella popolazione ticinese, tenendo in considerazione le varianti del virus, l’andamento della campagna vaccinale, e i recentissimi allentamenti delle misure di prevenzione.

Il progetto Corona Immunitas Ticino – guidato dai responsabili scientifici prof. Emiliano Albanese (Direttore IPH dell’USI) e prof. Luca Crivelli (Direttore DEASS della SUPSI) – ha visto coinvolti oltre 3'000 ticinesi da luglio 2020 a dicembre 2021 e continua a fornire dati preziosi per le valutazioni delle autorità competenti. In particolare, i risultati aggregati hanno permesso di monitorare la sieroprevalenza (cioè la vera diffusione dell’infezione nella popolazione), ma anche i comportamenti legati alla pandemia e l’impatto di quest’ultima sulla salute fisica e mentale della popolazione.

In un anno, la sieroprevalenza in Ticino è aumentata dal 12% (luglio 2020) al 16% (novembre 2020) fino a raggiungere il 73% (giugno 2021). La maggior parte dei ticinesi ha gli anticorpi contro il SARS-CoV-2, il virus del COVID-19, ma persistono differenze marcate tra le fasce d’età e in base alla copertura vaccinale. Molti altri risultati del programma nazionale sono disponibili sul sito di Corona Immunitas e i ricercatori sono costantemente impegnati nella divulgazione scientifica.

Fast Response Unit
Su richiesta dell’Ufficio federale della sanità pubblica, a partire dal 2022 Corona Immunitas Ticino è stata selezionata tra le “Fast Response Units” del programma nazionale Corona Immunitas, insieme ai cantoni Vaud e Zurigo, per continuare a fornire alle autorità dati aggiornati sull’andamento della pandemia.

Riparte Corona Immunitas Ticino

Corona Immunitas Ticino riparte quindi con l’obiettivo di monitorare le (re)infezioni e la persistenza degli anticorpi nel tempo, in una nuova fase pandemica caratterizzata dal progressivo allentamento delle misure di prevenzione e protezione. Un campione rappresentativo della popolazione contenente oltre 3’000 residenti in Ticino a partire dai 16 anni è stato estratto dall’Ufficio federale di statistica e verrà invitato nei prossimi giorni a prendere parte allo studio. Ai partecipanti verrà chiesto di effettuare due test sierologici nel corso dell'anno e di compilare dei questionari focalizzati sulla salute, su eventuali sintomi, sui comportamenti e sul benessere psicologico.

Il primo round di prelievi si svolgerà nel corso del mese di marzo 2022 presso alcune sedi dell’Ente Ospedaliero Cantonale (Bellinzona e Lugano) e del Centro Medico (Mendrisio, Chiasso, Lugano centro, Bellinzona e Locarno). Grazie alle collaborazioni sul territorio, Corona Immunitas Ticino mira a rendere la partecipazione allo studio sicura e accessibile a quante più persone possibili.